Myosotis conosciuto come Non ti scordar di me: il fiore della festa dei Nonni

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view post Posted on 27/9/2014, 16:50     +1   -1
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Myosotis conosciuto come

Non ti scordar di me:

il fiore della festa dei Nonni



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Generalità

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Il myosotis o non ti scordar di me fa parte della famiglia delle Boraginaceae originaria dell'Europa, Nord America e Nuova Zelanda. Il myosotis può svilupparsi fino ad un'altezza di 15-30 cm, ha foglioline ovali allungate e fiorellini blu a grappolo che sbocciano in primavera e in estate; ne esistono 50 specie delle quali 19 sono presenti in Italia e 4 sono endemiche, il myosotis palustris, il myosotis alpestris, il myosotis arvensis e il myosotis pusilla. Il non ti scordar di me è molto comune nei prati, in particolare vicino fiumi o fossi, nei quali tende a sfruttare tutto lo spazio disponibile, ma si può anche coltivare in casa. In questo caso, bisogna posizionarlo in luoghi con luce diretta del sole o mezz'ombra, mai in punti che siano all'ombra per tutta la giornata. In inverno resiste bene alle basse temperature ma può perdere la parte aerea. E' una pianta molto rustica, che si può trovare anche allo stato selvatico, solitamente si sviluppa lentamente, ma tende ad occupare tutto lo spazio disponibile.

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Esposizione

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Gradisce le posizioni soleggiate, ma si adatta alla mezzombra; l'ombra totale inibisce la produzione di fiori. Non teme il freddo, anche se gli inverni troppo rigidi possono rovinare alcune piantine e limitarne la crescita.

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Annaffiature

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Gradisce una buona quantità d'acqua, senza però inzuppare il terreno; si consiglia di annaffiare almeno una volta alla settimana, sempre che la primavera non sia particolarmente siccitosa, caso in cui si consiglia di intensificare sensibilmente le annaffiature. Aggiungere del concime per piante da fiore all'acqua delle annaffiature ogni 15-20 giorni, per favorire lo sviluppo floreale.

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Terreno

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Non ha particolari esigenze anche se gradisce in particolar modo i terreni ricchi di humus e ben drenati.

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Moltiplicazione

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Avviene per seme in estate, i semi vanno posti in un composto di sabbia e torba in parti uguali, che va tenuto in luogo umido e protetto dal caldo e dal sole; le piantine si pongono a dimora in autunno, produrranno fiori già la primavera successiva.

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Parassiti e malattie

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Il non ti scordar di me teme particolarmente la muffa grigia e l'oidio; difficilmente viene attaccato da parassiti.

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Simbolismo e significato

nel linguaggio dei fiori


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Minuscolo e delicato fiore selvatico dai petali azzurro intenso, il non ti scordar di me (Myosotis) è sempre stato considerato simbolo del ricordo, dell’amore e della speranza; sboccia in primavera sulla cosiddetta ‘erba dell’amore’, una piantina che cresce in basso, appartata e poco appariscente, in luoghi umidi e ombrosi, selvatica nei boschi o coltivata nei giardini.

Popolarmente è conosciuto anche sotto il nome di "Occhi della Madonna" per il colore azzurro e per l'augurio, di essere protetti dal cielo, che si fa a chi si dona questi fiori. L'origine di questo aforisma risale al tempo di Cristo il quale, in braccio alla Madonna, desiderò che i suoi occhi potessero essere visti per generazioni e generazioni. Toccando dapprima gli occhi e, successivamente, il terreno nacque questo fiore.

Durante l’epoca vittoriana (1837-1901), l’interpretazione del linguaggio dei fiori lo collegò alla fedeltà del vero sentimento amoroso duraturo e indimenticabile, motivo per cui il myosotis adornava l’abbigliamento delle donne innamorate. In questo senso, intercorse uno scambio erotico di fiorellini di non ti scordar di me tra Lady Chatterley e il suo amante, in un momento di intimità descritto dal prolifico scrittore britannico David Herbert Lawrence (1885-1930) nel romanzo ‘L’amante di Lady Chatterley’ (Lady Chatterley's Lover, 1928). Contestata per l’oscenità della scrittura utilizzata per trattare il modo di vivere la sessualità dei personaggi, quest’opera letteraria – l’ultima importante di David H. Lawrence – ebbe un’immissione sul mercato alquanto singolare: dopo la prima pubblicazione privata, il romanzo fu soppresso, stampato in segreto, poi soltanto in parte, quindi ripubblicato, condannato di nuovo e infine riabilitato.

Come suggerisce il nome, questo fiore celeste indurrebbe a non dimenticare, ma addirittura alcune specie di Myosotis allo stato selvatico attecchiscono e proliferano così tenacemente da essere classificate come erbacce invasive. Dell’indurre alla rimembranza del non ti scordar di me è leggendario che fosse convinto anche Enrico di Bolingbroke (1367-1413), duca di Lancaster – re Enrico IV d’Inghilterra dal 1399 fino alla morte – tanto che lo scelse come suo emblema personale a partire dal periodo durante il quale si trovava in esilio (1398).

Il non ti scordar di me, quale simbolo del ricordo e della memoria, è un fiore da riservare alle persone più care, anche ai famigliari e agli amici di colui che è scomparso di recente. Fiori di non ti scordar di me vengono esibiti addosso il primo giorno di luglio di ogni anno a Terranova, in Canada, per commemorare i connazionali caduti per la patria durante la Prima Guerra Mondiale e, in particolare, nel corso della Battaglia della Somme combattuta in Piccardia (Francia).

Nel 1948, in occasione del primo convegno annuale delle Grandi Logge Unite di Germania, il distintivo con l’immagine dei fiorellini azzurri di non ti scordar di me da indossare appuntato sul risvolto della giacca o del cappotto fu adottato come emblema massonico in memoria dei membri della Massoneria perseguitati nei campi di concentramento in Europa dal regime nazista durante la seconda guerra mondiale.

Il fiore di non ti scordar di me rappresenta anche l’Alzheimer Society in Canada proprio per il motivo che il morbo di Alzheimer è una forma di demenza degenerativa incurabile e terminale.

Dal 1983, il Myosotis è anche il simbolo della Giornata internazionale dei bambini scomparsi per incoraggiare a non dimenticarli e per diffondere un messaggio di speranza e di solidarietà ai genitori rimasti senza notizie dei loro figli.

I non ti scordar di me sono presenti in molte altre occasioni nella storia e nella tradizione occidentale: la più recente usanza è quella che li lega alla festa dei nonni. I non ti scordar di me sono i fiori che si usano regalare in questa usanza, forse perché delicati e segno dell'indissolubile legame che accompagnerà per sempre nonno e nipote.

Anche nel corso della storia i "Non ti scordar di me" hanno ricoperto ruoli simbolici e talvolta anche di notevole importanza: nel corso del Novecento in tutto il mondo il fiore è stato più volte scelto come simbolo di categorie di persone da tutelare e per sensibilizzare nei confronti di campagne sociali a favore dei più deboli, ovvero di coloro dei quali non ci si deve dimenticare.

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Leggende

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Sono comunque numerose le leggende fiorite sull’origine del non ti scordar di me. E’ popolare la credenza che il primo di questi fiorellini sia nato per intervento di Gesù Bambino che, seduto in grembo alla Madonna, disse che desiderava che i propri occhi potessero essere visti dalle generazioni future: sfiorò prima questi, poi il terreno e apparve il non ti scordare di me.

In Germania circolava anche il mito di una pianta rimasta ancora senza nome dopo che Dio, durante la Creazione, aveva finito di denominare tutte le altre e se ne stava andando ma, dal basso, vicino ai suoi piedi, udì provenire una voce che lamentava di non dimenticarsi di lei; chinandosi, notò allora la piantina e le rispose che, visto che se ne era scordato una volta, proprio per evitare che potesse risuccedere, il suo nome sarebbe stato “Non ti scordar di me” ". In un'altra versione, il fiorellino gridò “Non ti scordar di me” ad Adamo ed Eva che stavano lasciando il Giardino dell'Eden dopo essere stati scacciati.

Una romantica leggenda medievale diffusa nella regione tedesca del Reno tramanda la storia di un cavaliere che stava raccogliendo dei fiorellini per la sua fidanzata sulla riva di un fiume, mentre stava passeggiando con lei; egli però scivolò e cadde inesorabilmente in acqua per colpa dell’armatura pesante ma, prima di annegare ed essere trascinato via dalla corrente, riuscì a fare in tempo a lanciare il mazzetto di fiori blu alla sua amata gridandole appunto “Non ti scordar di me”.

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Non ti scordar di me: Usi

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Il termine scientifico ‘myosotis’ deriva dalle due parole greche ‘mus’ e ‘otos’, che significano rispettivamente ‘topo’ e ‘orecchio’ e, in effetti, la forma delle foglie di una delle specie di non ti scordar di me è simile alle orecchie di questo roditore. Ma questa pianta, detta ‘erba scorpione’ per la curva a spirale del capolino in una sua specie, trovò un’applicazione curativa folcloristica in caso di veleno iniettate con il pungiglione dalla puntura di questi aracnidi, ma anche in caso di morso di serpente, da cui deriva il soprannome di ‘erba serpente’. Nell’antichità, il non ti scordar di me era però utilizzato dagli inglesi pure come talismano protettivo dalle streghe. Secondo un’antica credenza popolare, il decotto di questi fiorellini accelerava la guarigione delle ferite inferte dalle spade.


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Fonti:
giardinaggio.it - fiori-piante.info - giardinaggio.net - my-personaltrainer.it


Edited by francesina63 - 23/3/2016, 12:58
 
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